fondata nel 734 a.C., nel V sec. a.C. divenne la capitale della Magna Grecia. Rivaleggio con Atene prima e dopo con l'impero Romano. Patria di Archimede. Sulle coste della provincia di Siracusa ci sono fra le più belle spiagge italiane.
La provincia di Siracusa è stata riconosciuta dall'Unesco per due riconoscimenti di siti da annoverare come patrimonio dell'umanità.
Iscrizione alla Lista del Patrimonio Mondiale Unesco:
Durban (Sudafrica), 10-17 luglio 2005
Per la città di Siracusa e la Necropoli di Pantalica.
Necropoli di Pantalica
i siti e i monumenti di Siracusa-Pantalica formano un “insieme” che costituisce una raccolta unica quale straordinaria testimonianza delle culture del Mediterraneo attraverso i secoli e nello stesso spazio;
l’insieme Siracusa-Pantalica offre, attraverso la sua straordinaria diversità culturale, una eccezionale testimonianza dello sviluppo della civilizzazione di oltre 3 millenni;
il gruppo di monumenti e siti archeologici situati a Siracusa, tra il centro di Ortigia e i vestiggi localizzati in tutta la zona urbana, sono il più grande esempio dell’eccezionale creazione architettonica che raggruppa diversi aspetti culturali (Greco, Romano, Barocco);
l’antica Siracusa era collegata direttamente ad eventi, idee e lavori letterari di eccezionale importanza universale.
Budapest (Ungheria), 24-29 giugno 2002
Le città Tardo Barocche del Val di Noto ( Caltagirone, Catania, Militello Val di Catania, Modica, Noto, Palazzolo Acreide, Ragusa e Scicli )
Chiesa Sant' Antonio a Ferla
questo gruppo di città della Sicilia sudorientale fornisce rimarchevole testimonianza dell’esuberante genialità espressa nell’arte e nell’architettura del tardo barocco;
le città del Val di Noto rappresentano l’apice e la fioritura finale dell’arte barocca in Europa;
l’eccezionale qualità dell’arte e dell’architettura del tardo barocco del Val di Noto si fonda sulla sua omogeneità geografica e cronologica, nonchè sulla sua abbondanza, risultato della ricostruzione dopo il terremoto che distrusse l’area nel 1693;
le otto città della Sicilia sudorientale incluse nell’iscrizione, caratteristiche del modello di insediamento e delle forme di urbanizzazione dell’area, sono costantemente soggette al rischio di terremoti e delle eruzioni dell’Etna.
Noto e Palazzolo Acreide sono in provincia di Siracusa.
Cenni di Storia
Le origini di Siracusa risalgono a circa 1400 anni prima di Cristo, testimoniato dai resti di capanne circolari sull'isola di Ortigia. E qui che si stabilirono i primi colonizzatori Greci provenienti da Corinto nel 734 a.C., facendo di Siracusa la capitale della Magna Grecia. In seguito nel 485 a.C. la città venne conquistata da Gelone, tiranno di Gela. Con Gelone iniziarono le varie guerre contro Atene che si conclusero nel 415 a.C. con la sconfitta di Atene. Nel III e IV d.C. la città cadde sotto l'impero Romano ed inizio la sua decadenza dovuta anche alla scelte fatte durante le guerre Puniche. Seguirono altre dominazioni e fu anche per 5 anni capitale dell'impero d'Oriente. Con l'avvento dei normanni e sotto Federico II di Svevia, la città si riapproprio della sua importanza. E' di questo periodo la costruzione del castello di Maniace e la fortificazione dell'isola di Ortigia. Nel violento terremoto del 1693 il suo centro storico rimase completamente distrutto e fu ricostruito in stile Barocco. Dopo l'unità d'Italia del 1860 furono abbattute le vecchie mura che cingevano Ortigia e la città si sviluppo sulla terraferma.
Wikipedia
Da visitare
Isola di Ortigia
Teatro Greco di Siracusa
Castello di Maniace
Il duomo di Siracusa costruito su un tempio greco dedicato ad Atena.
Fonte Aretusa
Tempio di Apollo
Parco archeologico della Neapolis
Orecchio di Dionisio: è una grotta artificiale che si trova nell'antica cava di pietra detta latomia del Paradiso, sotto il Teatro Greco di Siracusa.
Anfiteatro Romano
La chiesa di San Giovanni alle catacombe
La chiesa di Santa Lucia alla Badia
La chiesa di Santa Lucia al Sepolcro
La chiesa di San Nicolò ai Cordari
La chiesa di San Martino
La chiesa di San Giovannello alla Giudecca
La Chiesa dello Spirito Santo
Palazzo del Vermexio, sede attuale del comune (1628-1632)
Palazzo Beneventano del Bosco
Palazzo Arezzo della Targia
Palazzo dei Mergulensi-Montalto
Camera Reginale (1305-1536)
Palazzo Arcivescovile
Palazzo Chiaramonte
Palazzo Bongiovanni
Palazzo Impellizzeri
Palazzo Montalto
Palazzo Lanza Bucceri
Palazzo Greco
Palazzo Borgia del Casale
Palazzo Zumbo
Palazzo Steri Magno
Palazzo delle poste
Palazzo Gargallo
Palazzo della Sovrintendenza ai Beni Culturali della Provincia di Siracusa
Escursioni fuori Siracusa
Necropoli di Pantalica
Palazzolo Acreide
Ferla
Noto
Marzamemi
Castello Eurialo e le mura Dionigiane
Necropoli di Stentinello
La riserva naturale del fiume Ciane
Le saline di Siracusa
Riserva di Vendicari
Curiosità
Siracusa fu una delle tre metropoli mediterranee del periodo classico, assieme ad Atene e ad Agrigento; e fu chiamata anche “Pentàpoli” perché formata dai cinque grandi quartieri di Ortigia (l’isola), Acradina, Neàpoli, Tiche ed Epipoli nella terraferma.
Siracusa fu capitale della Sicilia nel periodo bizantino, dal secolo VI al IX; e addirittura capitale dell’impero bizantino, dal 663 al 668, perché l’imperatore Costante II vi si trasferì con tutta la corte da Costantinopoli, e vi fu ucciso da una congiura; fu capitale della “Camera Regionale”, cioè del patrimonio privato delle regine di Sicilia, dal XIV al XVI secolo; e capoluogo di Provincia dal 1817 al 1837, e dal 1865 in poi.
La leggenda di Alfeo e di Aretusa: simboleggia il passaggio della civiltà greca dalla madrepatria ellenica alla Magna Grecia; ed è localizzata nella “Fontana Aretusa” ricca di papiri, e nella vicina sorgente di acqua pura che sgorga in mare aperto, che i marinai siracusani chiamano “Occhio della Zìllica”, e che ricorda la metamorfosi di Alfeo, trasformato in sorgente come Aretusa.
L’orecchio di Dioniso: In prossimità del Teatro Greco romano, c’è questo famoso monumento, che per i singolari effetti acustici (in realtà, è la cassa di risonanza del vicino Teatro) ha creato la leggenda che il tiranno Dionisio vi rinchiudesse i suoi avversari, carpendone i segreti per mezzo dell’amplificazione delle loro voci. La denominazione di “Orecchio di Dionisio” è dovuta al famoso pittore Michelangelo Merisi (“il Caravaggio”), che visitò questi luoghi nel 1608, e osservò che la forma esterna somigliava ad un orecchio, donde è nata la leggenda relativa a Dionisio.
Le più belle monete del mondo: In campo numismatico, le più belle monete del mondo sono unanimemente riconosciute i decadrammi aurei siracusani del V secolo a.C., che raffigurano la testa di Aretusa circondata da delfini.
La prima Comunità Cristiana in Europa: La cattedrale di Siracusa, che è la trasformazione di un tempio pagano del V secolo a.C., e che nel suo interno reca l’orgogliosa scritta: ECCLESIA SYRACUSANA PRIMA DIVI PETRI FILIA, ET PRIMA POST ANTIOCHENAM CHRISTO DICATA, perché Siracusa ha avuto la prima Comunità Cristiana d’Europa, mentre la prima Comunità Cristiana in assoluto è quella di Antiochia, che si trova in Turchia, e quindi in Asia. E ancor oggi Siracusa è centro di cristianità, per il culto della “Madonna delle Lacrime”, iniziatosi nel 1953, e ufficializzato dalla visita di papa Giovanni Paolo II nel 1994.
I grandi Siracusani: Nel mondo classico, il matematico Archimede e il poeta Teòcrito, di cui Virgilio si professava allievo; nel mondo medioevale, il papa Stefano III (768 772), che fu figura centrale nella lotta tra la Chiesa e i Longobardi, ed instaurò la consuetudine, ancor oggi vigente, che solo i cardinali preti o diaconi possano essere eletti pontefici; e nel mondo contemporaneo, il fisico Antonino Lo Surdo (1880 1949), professore all’Università di Roma, e Accademico dei Lincèi, che scoperse le radiazioni luminose emesse dagli atomi; e lo sportivo Concetto Lo Bello (1924-1991), che è stato il migliore arbitro di calcio che l’Italia abbia avuto: e la più bella donna del mondo è stata la siracusana Lucia Migliaccio (1770 26), la cui vita fu una favola vera: nata duchessa di Floridia, sposò il principe di Partanna; e, rimasta vedova, divenne la consorte del re Ferdinando I delle Due Sicilie, morendo a Firenze, dove il figlio Luigi (1801 1860) era ambasciatore napoletano (e fu il vero padre della bellissima contessa di Castiglione).
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